Chi sono?


Il mio nome è Stefano Steri. Il luogo fisico di molti miei pensieri è il parco “riviera di Ulisse” di Gaeta. In questa cittadina storica sono nato circa settantuno anni fa. Mia moglie si chiama Elisabetta. L’altra donna, costantemente nei miei pensieri, è nostra signora Maria, pensata manifestazione del dio. Ho cercato di trasmettere la necessità di appropriarci di lei, della sua umiltà, del suo candore, della sua verginità, del suo silenzio…Non so perché il dio si mostri per lei, forse significarci vuole che, come accade di certe donne, che, se se ne raggiunge il cuore, si lasciano agire per amore, di simile lascia che di sé accada. Allora io ti supplico, mio dio cuore di donna, perché tu sai che t’amo, lascia che quel fiorellino, che conosci nell’abbattimento, si culli ancora alla brezza! Anche si fa cenno nei miei scritti a una, che tuttora conosco appena, ma che occupò tanto la mente mia, bambino e adolescente, e con cui non fu possibile intendersi, e a un’altra, mia fidanzatina smarrita, tenero ricordo. Tutte le donne sono icone di Maria! Sono padre di Maria Teresa, che fa la giornalista, e di Paolo Francesco, medico. Entrambi sono scrittori. Ragazzo ho frequentato l’istituto nautico nella sua vecchia storica sede. Mia moglie, vero luogo psicologico di tutti i miei pensieri, mi aiutò per la maturità scientifica perché potessi studiare medicina. Ma poi nella vita ho insegnato matematica a Napoli, nella cui università ero professore associato di analisi matematica. Il mio professore di italiano del tecnico, Mosillo da Fondi,  era un autentico dantista e mi trasmise l’amore per il nostro poeta, che durerà " finché il mondo lontana". Un altro mio professore, cui devo moltissimo, fu Archita Denaro, che spero nel dio. Un autore che ha ispirato alcune mie considerazioni è Giovanni Minozzi con i suoi Evangeli domenicali, Milano 1939. Devo al rev. J. Di Concilio con il suo The knowledge of Mary, New York 1878, la mia piccola teologia sulla madre.